lunedì 18 marzo 2013

Questione di dimensioni: il plettro




Le dimensioni nella vita non sono tutto, come disse qualcuno. Quando si suona la chitarra c'è un elemento che raggiunge livelli quasi di sacralità. Il plettro. un piccolo oggetto di plastica, più leggero di una nocciolina. Eppure rappresenta il cuore di tutto. E' lui che costruisce il suono. Ogni chitarrista ne ha tanti, molti li collezionano. 

Per qualcuno la ricerca del plettro perfetto diventa una ossessione. Nella vita di ognuno sono passati per le mani migliaia di pezzi eppure.. ce ne è sempre uno speciale, quello che si tiene in tasca, nel portafolio, nel fodero della chitarra. E lo si usa in occasioni speciali, spesso da soli. Spesso ricorda una esperienza.. il primo concerto, il luogo dove lo si ha comprato, una festa o un evento.. oppure è stato regalato da qualcuno di speciale. 


Quando ho provato per la prima volta la mia chitarra, ho scelto anche il plettro con cui darle il battesimo. Ho un piccolo sacchetino in tessuto dentro il quale li conservo. Penso fosse un porta-zippo di un vecchio zaino che avevo. Quando ancora gli Zippo andavano di moda. Ho ancora il primo plettro che ho comprato, che mai - miracolosamente- ho perso. L'ho smarrito diverse volte, ma alla fine è sempre tornato. Poi ne ho uno di Steve Vai, che aveva lanciato dal palco durante un concerto. E uno dei Metallica. Lo so, è tutto molto infantile, ma sono bei ricordi. Ne ho un paio comprati in giro per il mondo, un paio che avevo suonato in occasioni particolari. E poi un sacco con forme e colori strani perchè - anche io- per un certo periodo sono precipitato nel buio del collezionismo. Non era semplice scegliere il primo, sarebbe stato quello che per sempre avrebbe rappresentato l'inizio. E non mi andava di prenderne nemmeno uno nuovo.. Troppo semplice. Nel vuotare il sacchetto mi cadde sott'occhio qualcosa che non vedevo da tempo. 

Andando in America, a Memphis, tanti e tanti fa.. davanti ai Sun Studios avevo fatto quello che si può definire l'"essere turista medio". In una macchinetta avevo schiacciato ( a caro prezzo!) una moneta da 5 cent ed era diventata una piccola medaglietta dei Sun Studios. So che è estremamente kitch, però era divertente. Mi ero anche dimenticato ( o avevo rimosso) di averlo fatto.. e non ricordavo fosse lì. Era perfetta, proprio quello che mi serviva. mai usata prima, simbolo di qualcosa che mi aveva commosso.. e soprattutto - come la mia chitarra non era una chitarra vera - quello non era un plettro vero. Provai ad usarlo sulla mia chitarra normale, il suono così metallico aveva un sapore strano. Ma nel complesso non era male. Le lavorazioni, poi, lo rendevano comodo e non scivolava dalle dita ( mio grande problema da sempre). 

Sarebbe stato perfetto. 

Il suono, quando lo provai,era come lo avevo immaginato: estremamente metallico, aggressivo.. e mi piaceva. Sicuramente - poco dopo ne presi uno in plastica normale -

1 commento:

  1. Il plettro è l'estensione dell'anima non un semplice strumento. È un ingrediente fondamentale per l'alchimista musicale.

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