lunedì 25 marzo 2013

Milano sotto la neve: il Blues

Vi è mai capitato di avere una canzone in mente? Un ritornello maledetto, che vi entra dentro e non lo si toglie più. A me capita spesso.. spessissimo. Sia di canzoni che mi piacciono sia - peggio- di pezzi che non ascolterei mai volontariamente. E poi a volte, anzi spesso, a me succede un'altra cosa. Parte in un angolo della mente una canzoncina, un loop. A volte un ritmo, a volte una parola, a volte un suono. E rimane lì nella penombra. Ma so che c'è. Poi, all'improvviso, a quel suono ne segue un altro. A quel ritmo si aggancia una parola. A quel riff si fonde un'altra ombra che avevo nella mente. E diventano tutt'uno. E una frase diventano due. Al ritornello aggancio anche il bridge o l'arrangiamento. Le parole trovano un senso. Inizio a respirare l'aria di una canzone. Soprattutto per il blues, mi succede. Mi immagino l'atmosfera, la situazione. E come fosse la scena di un film che mi appare davanti agli occhi, provo a raccontarla. 

Non c'è una formula fissa, nè un inizio o una fine. Non riesco a pilotarla, viene fuori e basta. Mi è sempre successo così. Ora, ogni volta che lavoro sulla chitarra, penso ad un blues. Lo lascio correre lungo la mente, senza controllo. Non provo ad incastrarlo dentro ad una metrica o un cluster, semplicemente è libero. Di dire, di urlare, di arrivare dove vuole. E poi lo tengo stretto, finchè non lo fisso su un foglio.

Perchè la cosa peggiore dello scrivere una canzone, è dimenticarla. Anche questo mi succede spessissimo. Ed è una cosa che odio. Davvero. Ci rimango male per giorni e giorni, e più provo a ripensarci, meno mi viene in mente. E' un incubo, una ossessione. Ormai ho imparato a conviverci, ma non è stato sempre così. Adesso vivo con blocchetti per appunti ovunque, persino sul comodino. E' durante la notte, quando ci si sveglia, che si crea meglio. Almeno, nel mio caso. Ho scritto già diversi pezzi sognandoli arrangiati con la mia chitarra, so -spero - che un giorno riuscirò a farli davvero. 

Ancora non è arrivato il momento del mio blues perfetto, ne sono lontanissimo. Ma non è arrivato nemmeno il momento della chitarra perfetta... per cui alla fine i conti tornano.

Se c'è qualcuno che sta leggendo queste parole, e ha la passione per il Blues. Se c'è qualcuno che ha voglia di prendere delle parole, provare a sentirle.. e capire cosa può venirne fuori.. questo è il posto giusto. Se qualcuno vuole andare oltre la filosofia 2.0 dell'interazione...e per un momento, per un solo attimo condividere più di un commento..ma un pezzo di anima: questo è il posto giusto.


Ho scritto questo pezzo sotto la neve, a milano, in febbraio. Stavo andando ad un appuntamento di lavoro. 


Ci sarebbe anche la musica, ma..se ognuno ha una parola da aggiungere o un arrangiamento su cui farle volare.. 



milano sotto la neve
in un silenzio che non si può raccontare
sotto un cielo di lampioni spenti
e qualche luce che non va a dormire

c'è ombra che balla nel vento
in un waltzer che non avrà fine
in ogni notte che sembra infinita
e la luna che guarda lontana


ballo con te, mia dolce signora
ballo con te questo waltzer, di noi
ballo con te nel ritmo, per strada e poi
riportami a casa è qui.. riportami qui 

milano un altra illusione
e troppe vite da vivere insieme
non c'è giorno, notte, che basti
per sentirsi davvero contenti

milano ti prende e ti culla
e ti abbraccia con la sua magia
ma questa notte, la neve che cade
questa milano è soltanto mia  

1 commento:

  1. Cosa vuoi aggiungere o cambiare? Perfetta!

    Ma ora: la musica, please.

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