venerdì 15 marzo 2013

La scelta. Il Dubbio. Il dramma. Le corde




Le corde della chitarra sono un oggetto strano. Un mondo a se stante. Solo chi ha vissuto l'esperienza di andarne a comprare una muta può capire quello che sto scrivendo. Sul mercato oggi ne esistono milioni di modelli. Di ogni dimensione, marca. Molti dei più importanti chitarristi hanno fatto corde a proprio nome. Quanto sia passione, e quanto sia marketing, non so. ma poco conta. 

Non so se oggi sul mercato ci sono più tipologie di corde di chitarra, o rubinetti per i bagni. Sembra un paragone folle, è vero. 

Mi è capitato un po' di tempo fa, quando ho messo su casa, di dover scegliere anche i rubinetti dei bagni. pensavo di entrare in un negozio, vederne qualche modello, valutare il prezzo.. comprarli, e uscire. Pensavo non sarebbe stato così complesso. Ma di tipi di rubinetti ce ne sono milioni, talmente tanti da rendere praticamente impossibile la scelta. E di ogni modello, almeno dieci versioni diverse..e la possibilità, per ognuna di esse, di essere adattato alle proprie esigente. .. E detta coì è già molto più semplice di quanto si possa immaginare. 

Quando mi sono trovato davanti allo scoglio dei rubinetti, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando andai per la prima volta a comprare delle corde della chitarra. Ero un bambino, abbastanza basso da non poter portare la chitarra a mano altrimenti con la fodera toccava terra. e così o mi distruggevo il braccio ( la chitarra, pesa!) oppure mi inventavo strani modi per metterla a tracolla. Era una chitarra classica, una sorta di cassetta della frutta con sei corde, ma per me era il massimo. E nei miei ricordi lo è ancora. 

Un drammatico giorno mi si ruppe una corda. nessuno mi aveva detto che a volte succede, se sono troppo vecchie.Per me era stato un dramma. Superato lo shock decisi di andare nel negozio dove l'avevo comprata e comprarne un'altra. Avrei potuto aspettare il lunedì successivo, giorno in cui avevo lezione, per capire cosa fare.. ma non avrei mai aspettato così tanto tempo. Per fortuna appena entrato il commesso mi riconobbe e fu subito da me. Allora pensavo che bastasse entrare e dire - mi si è rotta una corda, me ne da un'altra? - Non dimenticherò mai il sorriso beffardo del ragazzo. Era stato come dare una dose di sangue a Dracula. Prima mi fece una lunga pantomima sull'importanza delle corde, poi sulle dimensioni ( che non ricordo perché dopo dieci secondi di spiegazione, già mi ero perso). Poi mi interrogò sugli stili che suonavo, quali canzoni, con che tecniche. Io sapevo fare solo pochi accordi, e il mio mondo finiva lì. Poi mi fece aprire la chitarra per vedere quali corde avevo su. Ripensandoci adesso, se le corde erano coerenti con la chitarra.. non oso nemmeno pensare che filacci di ferro potessero essere! Poi cercò a lungo nei cassetti del negozio per cercarne una simile alla mia. Risultato: purtroppo quella marca era terminata. C'era una unica soluzione: cambiarle tutte. e già che erano vecchie, sarebbe stato necessario in ogni caso. 

Studiò attentamente le corde, prese un sacchettino di plastica con foglietti azzurri dentro e mi disse - queste sono quelle che fanno per te -. ovviamente non mi spiegò come si cambiassero, né cosa avessi comprato davvero. presi il pacchetto, pagai e -timido - tornai a casa. Dovetti aspettare fino al lunedì per farmi spiegare davvero quali fossero le differenze, e come si montassero. ma quella fu una delle lezioni più belle: ormai la chitarra era mia, davvero mia. Sapvevo badare a lei, non c'erano più segreti. 

Quando si costruisce una chitarra, uno dei pensieri è - quali corde metterò? - perché da esse dipende gran parte del timbro del suono, e molto altro. Mentre costruivo la mia, in realtà, ho sempre utilizzato corde di scarto, quelle che avanzano da vecchie mute non utilizzate, o addirittura da vecchie chitarre quasi dimenticate. Quando ero sul punto di terminare la chitarra, mi venne la tentazione di cambiarle. Così, per avere tutto nuovo. Ma ormai mi ero affezionato anche a loro, e da allora ho deciso che le cambio solamente quando si rompono. Devono essere loro a decidere che è ora, non io. 

E fino ad adesso mi sono trovato benissimo.

Se adesso dovessi comprare un altro rubinetto, però, ancora non saprei da che parte cominciare.

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