L'arte
di arrangiarsi è una delle cose più divertenti e utili che si
imparano quando si inizia a costruire la propria chitarra. Quelli del
marketing lo chiamano problem solving, la gente normale arrangiarsi.
Non cambia molto il senso.
Ho costruito la mia chitarra sotto il
porticato dell agriturismo dove vivo durante la settimana, fuori casa
per lavoro. Una seggiola rotta, una presa elettrica e una luce
sottile le uniche comodità a disposizione. Poi i miei attrezzi, e
tanto tempo a disposizione. Ho passato sere e sere a tenere bloccato
con le gambe il corpo del legno, appoggiandolo per terra, per
scolpirlo con gli strumenti. Non solo è difficile, pericoloso.. ma
toglie anche quel poco di speranza di precisione che si vorrebbe
avere. E ogni colpo, ogni momento potrebbe essere fatale per l'intero
progetto. Sperare che le tracce siano parallele, o in linea.. una
chimera. Soprattutto per chi come me non lo aveva mai fatto. Ho
cambiato idea in corso d'opera almeno venti volte. Non per volontà,
ma per necessità. Avendo sbagliato, per non buttare via tutto dovevo
trovare altre soluzioni.
Ad esempio, all'inizio avevo scavato il foro
del pick up esattamente al centro dello strumento. Mi ci ero pure
impegnato, ero contento del risultato. Tra l'altro era la prima volta
che prendevo in mano unos calpello. Già riuscire a tracciare le
linee con la matita, un po' in obliquo, parallele, era stato come
costruire un ponte. Non avrei mai immaginato che le lezioni di
Educazione Tecnica delle medie fossero state così inutili per me.
Probabilmente adesso mi boccerebbero.
Però alla fine, dopo tanta
fatica, ce l'avevo fatta. Stava bene, bilanciava tutto. Avevo
dimenticato un particolare: messe le corde, il buco rimaneva
esattamente in mezzo alla tastiera. Peccato, ho avuto l'occasione per
costruire una tastiera e attaccarla al corpo. Sotto rimane comunque
il buco. Potevo chiudere tutti i lati ma.. me la sono venduta cosa:
una piccola cassa di risonana rende il suono più pieno. Non è vero,
ma va bene anche cosi.
Qui
è dove ho costruito la chitarra. Le sedie, il nulla attorno. Sarà
anche più difficile però.. in un appartamento in città non avrebbe
avuto lo stesso sapore
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